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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 1582
del 31/07/2016
‪#‎APPENDINO E' BOCCONIANA. COME @SARA TOMMASI
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Domenica pomeriggio 12 giugno 2016, ore 15.04, Antonio Funiciello, portavoce del sottosegretario alla Presidenza Luca Lotti, uno tra i più stretti collaboratori del presidente del Consiglio Matteo Renzi, insulta, con un tweet, in un colpo solo, Chiara Appendino (neo Sindaco di Torino) e Sara Tommasi. Al tempo, avrei voluto commentare la notizia ma poi, volutamente, non l'ho fatto per evitare di essere strumentalizzato o che qualcuno potesse interpretare le mie parole come un "endorsement". Eravamo nella fase di ballottaggio per la carica di Sindaco del Comune di Torino.

Il contenuto del tweet così recitava: "‪#‎Appendino‬ è bocconiana. Come @SaraTommasi". Credo sia assai evidente l'allusione. Quello che invece faccio molta fatica a capire è come sia possibile che un così alto rappresentante delle Istituzioni possa pensare di sentirsi libero di infangare la dignità di tutte le donne, di strumentalizzare la sofferenza di una showgirl, di minare l'onorabilità di una madre di famiglia.

Il mio disprezzo per l'accaduto è a prescindere dall'appartenenza politica dell'offesa, lo avrei fatto con chiunque, di qualsiasi partito, perché si tratta solo di rispetto per le donne, di cultura, di educazione e di buon gusto.

E' questo il risultato della tanto conclamata “rottamazione”? E' questo il più volte invocato “ricambio della classe politica”? Sono queste le nuove generazioni a cui diamo in mano la nostra Costituzione, il futuro dell'Italia e dei nostri figli? Certo, Funiciello poi si è scusato, ma forse... forse avrebbe fatto meglio a dimettersi ”spintaneamente”. Si vergogni!

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PS: 28 luglio 2016 - “E qui abbiamo una sosia della Boldrini” avrebbe detto qualche giorno fa Matteo Salvini a Soncino, in provincia di Cremona, indicando una bambola gonfiabile presente sul palco.

Ovviamente, coerentemente con quanto ho scritto, non posso ignorare questo ulteriore grave episodio lesivo della dignità delle donne. Ma che sta succedendo alla classe politica italiana? Pare pervasa da una cultura machista, misogina e sessista. La dignità delle donne diviene l’unico strumento a disposizione per una battaglia politica?

E’ così grave l’assenza di idee politiche che non resta altro da fare? Il leader della Lega certo interpreta il malessere di tanti italiani, ma non è questo il miglior modo per farlo. La politica è anche stile, è rispetto della persona, chiunque essa sia, fosse anche il peggior nemico politico.

Il dover essere oggi costretti a rimpiangere il livello culturale (non morale) della Prima Repubblica è davvero cosa assai triste, anzi tristissima…

Armando Della Bella, giornalista iscritto all'Ordine