Home Per conoscermi News Editoriali e Comunicati Incontri ed eventi Rassegna Stampa Archivio Foto e Video
Home page
» Home
Vi segnalo
» MORALE, COERENZA ed ETICA fanno rima con POLITICA?
Presentazione
» Per conoscermi » Miei riferimenti
News
» Editoriali e comunicati » Rassegna stampa » Notizie dal territorio » Incontri ed eventi » Calendario
Incontri ed Eventi
Da vedere
» Archivio foto » Archivio video
Contattami
» Scrivimi in e-mail » Iscriviti alla newsletter
Visita anche
» Cittadini Attivi » Marco Bovo » Davide Gobbo » Marco Coradin » Presidenza della Repubblica » Senato della Repubblica » Camera della Repubblica » Comune di Padova » Provincia di Padova » Regione Veneto » Rassegna stampa del Senato
Ricerca
» Archivio articoli
editoriale
incontri-eventi
rassegna stampa
archivio foto
archivio video
» Ricerca avanzata
RASSEGNA STAMPA
n. 2457
del 21/06/2011
CON LA SCUSA DI UN NUOVO CANTIERE SI DISTRUGGE UN'AREA VERDE
indietro »

Mentre i cittadini di Milano, con il referendum cittadino chiedono più verde e più parchi pubblici, l’amministrazione comunale di Padova autorizza l’ennesimo scempio di verde cittadino. Ma lo fa con astuzia, infatti, il cartellone di Via Cavallotti (nel cuore di “Città Giardino” quartiere Santa Croce) non parla di “Distruzione di verde pubblico con relativo abbattimento di alberi secolari”, ma bensì di “Creazione di Parco Pubblico Alicorno”, insieme naturalmente ad una gigantesca operazione immobiliare, citata nella parte inferiore del cartellone pubblicitario dove si può leggere “Costruzione di Edificio Residenziale”.

E’ esattamente quello Beppe Grillo, denunciava in un recente blog, ossia la progressiva cementificazione del verde pubblico e la devastazione del territorio e cittadino con mega speculazioni immobiliari barattate dai Comuni (sia di destra che di sinistra) per l’acquisto di qualche panchina e la sistemazione di quel poco che resta di verde pubblico cittadino.

Vorrei appunto chiedere all’assessore al Verde Pubblico se è questa la politica del verde che vogliono i cittadini? Ma vorrei anche le dimensioni di questa operazione, il numero di piante abbattute, la quantità di legno venduta (alcuni alberi erano enormi, unici). Ed ancora,quanta superficie verde è stata cementificata.e devastata e ,qual è il valore di questa speculazione su quest’area verde sacrificata ad un immobile la cui costruzione sembra non finire mai e dove gli appartamenti , man mano che i lavori proseguono, ormai non si contano più.

Il Mattino di Padova, 21.06.2011