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EDITORIALI E COMUNICATI
n. 2517
del 28/02/2014
UN PAESE IN COSTANTE “CRESCITA”…
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A gennaio 2014 l’Istat ha dichiarato che, in Italia, il tasso disoccupazione è salito al 12,9%, in rialzo del 1,1% su base annua. I disoccupati sono quasi 3,3 milioni. È il massimo dal 1977. Analogo record riguarda il tasso di disoccupazione giovanile che schizza al 42,4% (690mila unità). Nella media 2013, in Italia, è proseguita la crescita della disoccupazione con un incremento pari a 369mila unità (+13,4%). Tra il 2008 e il 2013, gli anni della crisi, si conta quasi un milione di occupati in meno. E’ sempre lui, il famoso “milione” ma, al tempo, la classe politica lo giurava in aumento dei posti di lavoro. A gennaio i disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 690mila, in aumento del 6,9% rispetto a dodici mesi prima (+45mila). Il numero di giovani inattivi è pari a 4 milioni e 372mila unità in aumento dello 0,5% su base annua (+20mila). L'incidenza della disoccupazione di lunga durata (dodici mesi o più) sale dal 52,5% del 2012 al 56,4% del 2013.

La crisi picchia sulle famiglie italiane: tra il 2010 e il 2012 è aumentato del 7,3% il calo del reddito familiare medio ed è salita la povertà passando dal 14% del 2010 al 16% nel 2012. Metà delle famiglie vive con meno di 2.000 euro al mese. Secondo un'indagine di Banca d'Italia la distribuzione dei redditi resta sempre asimmetrica: solo la metà delle famiglie ha un reddito annuo superiore ai 24.590 euro (circa 2.000 euro al mese), mentre un 20% conta su un reddito addirittura inferiore ai 14.457 euro (1.200 euro al mese). Il 10% delle famiglie a più alto reddito, invece, percepisce più di 55.211 euro. La ricchezza è sempre più concentrata: il 10% delle famiglie più ricche possiede il 46,6% della ricchezza netta totale (era il 45,7% nel 2010). La quota di famiglie con ricchezza negativa è aumentata al 4,1% dal 2,8% del 2010.

Un sondaggio di Coldiretti rivela che è salita al 59% la percentuale degli italiani che lo scorso anno hanno mangiato cibi scaduti, che il 34% ha portato in tavola alimenti fino a sette giorni dopo la scadenza, il 15% fino ad oltre un mese dopo, i più temerari, l’8%, oltre tale limite. Le vendite di prodotti alimentari nei discount segnano un aumento, nel 2013, del 1,7%, il tutto segno di un Paese ridotto alla fame.

Secondo Confesercenti, da gennaio a dicembre 2013 è salito a 72.367 il numero delle imprese nei settori del commercio e del turismo che hanno cessato l'attività, per un saldo finale negativo di 22.616 aziende perdute per sempre. Un'emorragia conseguente al prolungarsi della crisi del mercato interno: siamo l'unico Paese tra i cosiddetti “Big Five” europei (Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Spagna) a non ripartire.

E’ salito a 5 miliardi di euro il denaro sparito dalle casse dello Stato a causa di sprechi nella pubblica amministrazione e di truffe ai finanziamenti nazionali e comunitari. Lo afferma la Guardia di Finanza nel bilancio dell’attività del 2013 sottolineando che sono oltre 19mila i soggetti segnalati all’autorità competente. Inoltre le Fiamme Gialle hanno scoperto quasi 3.500 finti poveri, mentre sono stati 4.300 i reati commessi contro la Pubblica Amministrazione, cioè una media di 12 reati al giorno.

Dal 2000 al 2012 sono stati emessi ruoli per 807,7 miliardi di euro a seguito di evasione fiscale. La somma effettivamente riscossa, in questi 13 anni, è stata di 69,1 miliardi di euro. In un solo anno, il 2013, gli italiani hanno evaso 51,9 miliardi di euro, un dato abnorme, una cifra sufficiente a coprire tre manovre finanziarie. Inoltre non hanno pagato l’Iva per quasi 5 miliardi mentre un’attività commerciale su tre, nella migliore delle ipotesi, ha emesso scontrini e ricevute fiscali irregolari, o non li ha proprio emessi. L’anno appena passato ha visto aumentare le persone denunciate per frodi e reati fiscali: 12.726 nel 2013 (di cui 202 arrestate), 11.769 nel 2012.

A questo punto, in questo Paese, l’unica cosa che, forse, non può aumentare è solo la pazienza dei suoi abitanti.

Armando Della Bella